Stretta di mano: un antico rituale di comunicazione non verbale

Per due anni, e non solo, la pandemia ha sconvolto le nostre vite. Tra le tante siamo stati costretti ad abbandonare un gesto naturale. Uno di quelli che oggi, esprime fiducia e intesa ma che in realtà nasce dalla diffidenza tra le persone: la stretta di mano.

Questo gesto, in greco antico veniva chiamato dexiosis. Letteralmente significa darsi la mano destra. Anticamente, infatti, si usava porgere la propria mano destra per dimostrare a qualcun altro di non avere cattive intenzioni. Le prime raffigurazioni di strette di mano, invece, risalgono all’antico Egitto, circa 3.500 anni fa. In quell’epoca, il gesto simboleggiava la conclusione di un accordo o un patto di fiducia. Nell’Europa medievale, il gesto assumeva un significato più religioso, associandosi al concetto di “dare la mano” in segno di aiuto e sostegno.

In generale, la stretta di mano rappresenta un saluto formale, un segno di rispetto e di cordialità. Tuttavia, il significato può variare in base al contesto e alla cultura di riferimento. In alcune culture orientali, ad esempio, la stretta di mano è meno diffusa e può essere considerata un gesto troppo invasivo. In altre culture, invece, la durata e la forza della stretta di mano possono assumere un significato specifico.

Arriviamo ai giorni nostri.  Sono molti gli studi fatti in questo campo, sia sulla postura che sulla gestualità.  Benché i pareri non siano sempre unanimi possiamo stilare un piccolo elenco dei significati principali della stretta di mano. Quindi, che cosa vogliono comunicarci i nostri interlocutori quando ci stringono la mano?

Stretta di mano con il palmo rivolto verso il basso: trasmette potere e autorità.

Stretta di mano con il palmo rivolto verso l’alto: esprime timore e passività.

Stretta di mano “molle”: siamo davanti a qualcuno di evasivo, disinteressato e dalla personalità sfuggente.

Stretta “clericale”: si stringono solo le dita. Trasmette arroganza e poco interesse nella relazione.

Stretta aggressiva: comunica potere e aggressività nei confronti dell’interlocutore.

Stretta di mano doppia: si fa con entrambe le mani. È più affettuosa e nel mondo degli affari si scambia solo tra conoscenti.

Più in generale è buona educazione anche mantenere un contatto visivo con la persona a cui si sta stringendo la mano. Non esagerare con la forza della stretta ma neanche tenerla in modo troppo morbido.

Resta comunque il fatto che in un mondo sempre più digitale, la stretta di mano rimane un gesto importante, che permette di creare un contatto umano immediato, e di trasmettere messaggi non verbali di grande valore. Un rituale antico che si rinnova ogni giorno, confermando la sua centralità nella comunicazione interpersonale.

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